The Society of Citizens of Pozzallo. Centenario della Fondazione 1919-2019
€25.00
Autore: Michele Giardina
ISBN: 9788874429172
Anno: 2019
Pagine: 304
Formato: 14,8×21
Foto / Illustrazioni: colori
L’eco dei successi, dei progressi e delle affermazioni dei Pozzallesi d’America è arrivato a noi. I nostri concittadini, i loro figli, i loro nipoti, con il lavoro, l’impegno e l’intelligenza hanno tradotto le speranze in realizzazioni. Hanno creato una comunità per aiutarsi reciprocamente, proteggersi, progredire.
Il libro si rivolge alle antiche e nuove generazioni, all’ “uomo nuovo” che gli italo-americani di oggi rappresentano. L’autore spera che la lettura, la storia degli antenati, la conoscenza di eventi, fatti remoti e contemporanei intrecciati lungo l’asse Pozzallo-America, possano finalmente suscitare, grazie alla partecipazione attiva delle donne, maggiore interesse per la crescita umana, sociale e culturale del club.
All’inizio l’impatto tra italiani del nord già residenti e i nuovi immigrati meridionali fu difficile e sotto ogni aspetto negativo.
I primi, infatti, o si isolarono dalla comunità nazionale confluendo in quella americana fino a confondersi con essa, oppure si allontanarono dalla costa occidentale per cercare più a ovest un luogo ove sistemarsi definitivamente.
Gli italiani che alla fine del secolo scorso si inoltrarono nel continente fino a raggiungere la costa del Pacifico furono certamente molto meno numerosi di quelli che preferirono fermarsi nei ghetti della costa atlantica. Ma furono i più intraprendenti. A spingerli verso il West influirono certamente motivazioni diverse.
Ma è fuor di dubbio che la principale motivazione fu la consapevolezza che il West offriva ancora quelle opportunità di affermazione personale e sociale che la costa atlantica ormai satura negava agli ultimi arrivati.
Gli americani che nel censimento svoltosi negli Stati Uniti nel 1980 si sono riconosciuti di origine italiana sono stati 12.180.000, pari al 5,4% del totale degli abitanti.
Ciò colloca l’origine italiana al sesto posto negli Stati Uniti, dopo l’inglese (50 milioni), la tedesca (49 milioni), l’irlandese (40 milioni), l’africana (21 milioni) e la francese (13 milioni).
Gli esperti valutano in 25 milioni la consistenza numerica del gruppo etnico italiano. Oggi, nomi italiani abbelliscono gli uffici dei presidenti di società, governatori, senatori e rettori di università.
I figli e i nipoti dei nostri emigrati sono ormai diventati americani a tutti gli effetti. E se non si vergognano più di denunciare la loro origine, si arrabbiano quando qualcuno li definisce italo-americani.
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