Sara Sandro Sofia. Storie allo specchio delle stagioni
€20.00
Autore: Carmelo De Marco
ISBN: 9791255490616
Anno: 2025
Pagine: 216
Formato: 14,8×21
Foto / Illustrazioni: no
In fondo, la vita esiste e non esiste, è sospesa, come questa nuvola che sta oscurando il sole. Sin da quando ci stacchiamo dal ventre della madre siamo solo dei morti “sospesi”. Io sono Sara e ho gli occhi neri.
Carmela m’interrompe, ha il fiato corto, è stata una bella mazzata, ma non mi sento in colpa. Mi sono già̀ assolto? No, il fatto è che non considero Lucia un peccato.
«Vedi Sofia, lo stupro non è solo quello fisico, fatto di violenza, dolore, negazione. Quello cui alludo è lo stupro metafisico, quello intellettuale, quello con il quale i maschi esercitano il dominio sulle donne sottomettendole regolarmente con subdole azioni di raggiro».
Carmelo De Marco è nato nel 1946 a Messina. Avvocato e giurista, ha pubblicato libri di diritto per i tipi di Giuffrè e saggi su riviste giuridiche e di management. Negli anni ‘80 è stato Top Manager di un gruppo assicurativo-finanziario a Bologna, dove è vissuto per molti anni. Da poco è tornato nella terra natia, a Messina, dove attualmente risiede.
Ha pubblicato nel 2008 un volume di poesie, Ho dimenticato di stirare (Firenze Libri); nel 2018 Piatti galanti di un cuoco per caso, non un libro di cucina ma un romanzo-non romanzo: storie di vita con protagonisti alcuni ingredienti; nel 2020 La tela di Marco (Europa), romanzo (nel 2021 Diploma d’onore per il particolare valore artistico al Premio Letterario Milano International); nel 2021 la silloge poetica Parole, suoni, silenzi – Un’anima e due ali (Venilia e Valentina) (Menzione d’onore nel Premio Letterario Casentino 2022); nel 2022 il romanzo 2024 – La bussola e i portici (Europa) (Diploma di merito al Premio Letterario Internazionale Montefiore 2022; Premio Lugano allo Switzerland Literary Prize, 2023).
Sara, Sandro, Sofia sono i protagonisti di tre storie che si snodano in epoche e luoghi differenti, accomunate da più fili conduttori: amore, tradimento, rinascita. Essi parlano al lettore in prima persona mettendo a nudo, attraverso le trame delle loro vite, i limiti dell’imperitura cultura maschilista.
Nella Sicilia del dopoguerra, siamo nel 1954, Sara sembra una donna fuori dal suo tempo. Di media cultura ma acerba rispetto alle brutture di cui è spettatrice, prende via via maggiore coscienza di sé, superando con personalità e coraggio i pregiudizi dell’ambiente, paradossalmente anche quello femminile.
Nella Napoli anni 80, Sandro rappresenta il prototipo del maschio che non lascia la famiglia anche quando niente più lo lega a essa e l’amore verso un’altra donna gli riempie la vita.
Nella Bologna del 2022, Sofia è una ragazza smarrita che a trent’anni convive con i genitori; delusa dai primi amori giovanili, inciampa, cedendo ai richiami del sesso, in un uomo bello ma sposato con due figli.
L’autore scava nell’animo femminile, ne indaga le pulsioni e i sentimenti, anche i più controversi, portando la narrazione a braccetto con i fatti salienti di quelle epoche: le atrocità del secondo conflitto mondiale, la nascita della Repubblica Italiana, gli attentati terroristici degli anni ‘80, le elezioni del 2022 che hanno segnato la vittoria delle destre.
Tre storie d’amore e di tradimenti che non degradano mai nella finzione dell’amicizia, con al centro la donna perché, da un secolo all’altro, da nord a sud, cambiano gli scenari, le tecnologie, i bisogni, ma non muta la cultura patriarcale, la modalità di concepire il rapporto uomo-donna solo nella sottomissione della seconda alla volontà possessiva del primo.
Un romanzo che mette provocatoriamente il dito sopra una piaga che non sarà sanata dalle urla nel silenzio di tragedie annunciate ma da una cultura che sappia educare sin dall’infanzia nella scuola e nella famiglia.
Andando controvento, come le donne di questo libro.
In copertina:
Filippo Marletta, Flussi astratti, olio su tela,
143×134, 2005, collezione privata.