Questo libro rappresenta il secondo percorso di ricerca dell’autrice su alcuni illustri personaggi stranieri che hanno vissuto a Taormina nell’epoca in cui la cittadina siciliana diventò famosa in tutto il mondo con l’appellativo di “Perla dello Jonio”. Nel libro sono raccontate e analizzate le vicende più salienti e poco note della vita di un facoltoso industriale inglese, Robert H. Kitson, che decise di abbandonare la famosa azienda di progettazione di locomotive, ereditata dal padre, per trasferirsi a Taormina, dove avrebbe realizzato il suo sogno di artista. L’autrice racconta i legami dell’artista inglese con uno dei più famosi pittori che hanno costruito la storia dell’arte del Novecento, Sir Frank William Brangwyn. La residenza taorminese, a cui Kitson diede il nome di “Casa Cuseni”, non fu solo una delle ville più prestigiose di Taormina, ma rappresentò anche una fucina dove gli artisti potevano scambiarsi le loro idee nuove e rivoluzionarie. Oggi “Casa Cuseni”, dopo essere stata per più di 100 anni una residenza privata, è diventata una “Casa Museo”, dove si può ammirare un ricchissimo ar­chivio di altissimo pregio artistico, cioè la collezione privata dell’artista inglese. E la storia continua.

Giacoma Gandolfo ha conseguito: laurea in scenografia, laurea in pittura, laurea specialistica in scenografia per il teatro e la regia. Insegna arte e immagine e ha ottenuto numerosi premi in concorsi d’arte contemporanea. È autrice di numerose pubblicazioni d’arte, fra cui quella relativa al prodotto d’arredo artistico, Lampada in pietra lavica, che è stata accolta dalla rivista AD (Edizioni Condè Nast, Milano). Nel 2013 ha pubblicato Lady Florence Trevelyan (Aracne, Roma) e realizzato, come regista-sceneggiatrice, un cortometraggio (opera prima) che si è classificato al “Taormina Film Fest 2013” tra i primi cinque corti vincitori della categoria.

In copertina:
Robert H. Kitson, Casa Cuseni, acquarello, 50×60 cm (Collezione Casa Cuseni).