«Un volo, un incontro casuale, a volte basta a fare di un giorno qualunque un giorno speciale. Incontrare l’altro è incontrare se stessi, è specchiarsi per sorprendersi e svelarsi.
La storia romanzata da Fina Bellomo si radica negli scantinati del­l’anima, in quelle profondità che non sono visibili a chi vede solo con gli occhi e non sa andare oltre le apparenze. Nel nostro imperscrutabile e labirintico inconscio c’è posto per le nostre paure, le ansie, le incertezze … ovattate in modo tale da non emergere nella loro dirompente irrazionalità. Eppure è da lì che partono gli input indispensabili alla nostra creatività immaginifica che se ben diretta ci scopre artisti, registi, letterati o vittime di un mondo interiore che non trova sufficienti filtri nel nostro conscio in balìa dell’inconscio.
Fina Bellomo in questo romanzo distillato di thriller, giallo e noir, ci conduce per mano dentro una storia fantastica che si radica sul bisogno di appartenenza a una terra, una famiglia, un contesto preciso, specifico non negoziabile. Tutto parte dalla scelta dei nomi dati ai protagonisti. Scelta oculata o casuale?» (dalla Postfazione di Angelo Vita).

Fina Bellomo è nata a Favara dove vive con il marito. Laureata in lingue e letterature straniere, si è de­dicata all’insegnamento del francese fino al 2011. Ora coltiva le sue passioni: viaggia, legge, scrive e fa vo­lon­tariato. Da pochi mesi è anche nonna.
A fronte di una esperienza personale, ha scritto il suo primo libro, Roxana, l’altalena del viaggio della vita (Medinova, Favara 2015), il cui ricavato è devoluto all’Airc; seguito dalla raccolta di racconti Il potere sconosciuto (Armando Siciliano, Messina 2020).

In copertina:
Soggetto e foto Ausilia Miceli Pittrice.