Poesie di rabbia, di protesta, d’amore, di lettura del lento trascorrere delle giornate in un angolo vissuto di Sicilia, Vittoria, città delle primizie, dove lui insegue sogni, utopie, miraggi, ricordi di un tempo non tanto lontano del quale è stato protagonista incognito da ragazzino.
Poesie ricche di sviolinature, di dolcezza, di momenti lieti e no, ma ancor più ricche di ben precisi richiami ai responsabili della nostra quoti­dianità per rispettare la vita di tutti noi, che l’autore avverte imbarbarirsi ed allontanarsi dalle sue aspettative, dalle sue esigenze, dalla sua grande voglia di diventare protagonista del proprio destino.
Costanti i riferimenti al suo mondo del passato, a coloro che ne hanno allietato e scandito i ritmi, con un infinito ricorrere alla musicalità di tante canzoni che hanno fatto da leit motiv, innanzitutto degli anni ‘60, e che ancor oggi sono ricordate un po’ da tutti. Canzoni che l’hanno aiutato a riconoscere meglio questo mondo che lo circondava e che oggi l’aiutano nella ricostru­zione di tanti passaggi importanti nello sviluppo di questa nostra società.
Franco è rimasto un eterno ragazzo che, nonostante amarezze e disillusioni, crede ancora nella comunità in cui vive e nell’infinita forza della famiglia, specialmente nel rapporto di coppia … quello tradizionale: «Siamo liberi di scegliere / tra vivere o morire, / sempre in bilico / tra il cosa non fare / e il cosa non dire, / per paura di sbagliare; / e ci aggrappiamo ai sentimenti, / sull’onda dell’emozione, / e alla forza della disperazione, / il tutto come se fosse / l’unica fonte di vita!».

Franco La Mantia, nato a Vittoria (Rg) il 20 febbraio 1958, sposato con Maria Giovanna, da cui ha avuto Valentina, si è laureato all’Università di Catania in Medicina e Chirurgia ed esercita la professione di odontoiatra nella sua città natale e a Modica. Da qualche tempo è diventato un appassionato scrittore di poesie, di cui questa pubblicazione costituisce la prima raccolta.