«Il racconto di Gabriella Grasso ha la capacità di catapultarci sin dalle prime righe in una delle tante vicende che la no­stra terra, la Sicilia, ha vissuto nella sua lunga e millenaria storia.
Per due coperte ci fa recuperare i ricordi e le nostre antiche letture di quella che fu una stagione drammatica e avvincente per una fetta di siciliani: l’occupazione delle terre da parte di bracciati e contadini.
Braccianti agricoli, mezzadri riuscirono per la prima volta ad organizzare degli scioperi in tutta l’isola bloccandola letteralmente, con l’intento di ottenere davvero condizioni di vita e di lavoro più sostenibili.
[…] La vicenda raccontata da Gabriella Grasso, am­bientata tra Nicosia e Gagliano Castelferrato, vede protagonista Carmelo Cunsolo, sindacalista e bracciante, uno dei tanti siciliani protagonisti con tantissime donne e uomini che, seppur poveri, avevano la forza, l’orgoglio e l’intelligenza politica di opporsi al potere latifondista siciliano e ai suoi complici dell’epoca: prelati poco preti e politici compiacenti» (dalla Postfazione di Aldo La Ganga).