Ordinamento della realtà, elaborato tra il 1939 e il 1942, rap­presenta il momento più importante delle riflessioni filosofiche, sto­riche, epistemologiche e metodologiche di Werner Heisenberg, che vi ha anticipato, senza naturalmente esprimerli con la terminologia at­tuale, i punti essenziali della prospettiva che oggi è nota come “teoria della Complessità”. Le sue considerazioni, espresse anche in molti al­tri saggi filosofici, hanno costituito la “prima fonte scientifica” di coloro che hanno elaborato questo nuovo modo di “guardare” al mondo che ci circonda e di cui siamo indispensabile parte integrante, come hanno esplicitamente riconosciuto, per fare solo i due nomi più significativi, Edgar Morin e Ilya Prigogine.

Werner Heisenberg (1901-1976), scienziato e filosofo, è stato il più rivoluzionario fisico quantistico. Nel 1927 ha enunciato il “principio di indeterminazione”, mettendo definitivamente in crisi il determinismo e avviando una discussione filosofica interna alla fisica che l’ha trasformata radicalmente. Altre sue opere tradotte in italiano: La fisica dei nuclei atomici, Sansoni, Firenze 1952; Natura e fisica moderna, Garzanti, Milano 1957; Fisica e filosofia, Il Saggiatore, Milano 1961; I principi fisici della teoria dei quanti, Boringhieri, Torino 1963; Mutamenti nelle basi della scienza, Boringhieri, Torino 1978; Discussione sulla fisica moderna, Boringhieri, Torino 1980; La tradizione nella scienza, Garzanti, Milano 1982; Oltre le frontiere della scienza, Editori Riuniti, Roma 1984; Fisica e oltre. Incontri con i protagonisti, Boringhieri, Torino 1984; Indetermina­zione e realtà, Guida, Napoli 1991; Lo sfondo filosofico della fisica moderna, Sellerio, Palermo 1999.

In copertina:
Umberto Boccioni, Elasticità, 1912, olio su tela, 100×100