Sandro Sarti è un affermato giornalista di cinquant’anni che vive e lavora a Roma. È un professionista ben quotato, con alle spalle molte esperienze importanti vissute con grande passione e curiosità personali, che lo hanno portato a viaggiare e girare il mondo in modo convulso e frenetico, accantonando la sua vita privata. Non è sposato, non ha figli. È legato a una donna, ma è un rapporto un po’ stanco che va avanti senza particolari entusiasmi. Improvvisamente, Sandro subisce una sorta di corto circuito e sceglie di prendersi una pausa, un anno sabbatico lontano da tutto e da tutti. E decide di partire, da solo. Comincia così, in un’afosa notte di agosto, una fuga senza un progetto reale e concreto, un vagabondaggio che punta a una meta precisa: ritornare in Sicilia, nei luoghi della sua adolescenza, per riaprire la casa di famiglia chiusa e disabitata da più di vent’anni.
Sullo sfondo, si stagliano i contorni di un’Italia anch’essa inquieta, caotica, violenta, precaria e un panorama politico deludente e senza prospettive concrete. Il lungo, lento viaggio-romanzo diventa così per Sandro una seduta di autoanalisi, un mezzo per ripercorrere tutta la vita finora vissuta, gli incontri, le opportunità mancate, quelle perdute, quelle che cercherà di recuperare. Volti, voci, persone, emergono via via da quel passato remoto che tanto ha cercato di seppellire in un eterno presente senza pause. Riflessioni, ricordi, sogni, turbamenti e speranze lo accompagneranno per tutto il suo andare sempre più in fondo a se stesso. E questo viaggio gli riserverà una serie di incontri interessanti, alcuni addirittura decisivi, ma anche un grande dolore …

Antonio Prestifilippo è giornalista. Già inviato de Il Mattino di Napoli e collaboratore di quotidiani italiani e esteri, è attualmente capo servizio della Gazzetta del Sud. Ha scritto i racconti Attimi di Uomo (Samperi, Messina 1982) e i saggi Morte di un giudice solo – Il delitto Scopelliti (Periferia, Cosen­za 1995) e A Sud – La mafia, la ‘ndrangheta, la massoneria e i servizi deviati (Memoria, Co­senza 1998). Questo è il suo primo romanzo.

In copertina: Franz von Stuck, Il bacio della Sfinge, 1895, olio su tela, 160 x 144,8 cm, Szepmuveszeti Muzeum – Budapest