Horologium Savocae
Il misterioso e bizzarro “Orologio di Savoca” è un piccolo pezzo di storia unico al mondo, in quanto è uno dei pochi esemplari che faceva avanzare la sola e unica lancetta, per le ore, in senso “antiorario” e secondo l’antica misurazione del tempo.
L’orologio aveva la funzione di indicare con il suono delle campane tutte le ventiquattro ore della giornata, seguendo l’antica Hora italica detta anche “Ora dell’Ave Maria”, annunciata alla XXIV ora del giorno: un diverso modo di concepire il tempo. Nessun mistero … era normale allora e gli antichi avi savocesi desideravano che sulla torre della Chiesa più importante della loro città fosse collocato un orologio “straordinario” che segnasse il tempo all’incontrario: è la storia a ritroso di un mondo alla rovescia!
Un orologio di lusso e fuori dal comune.
La sua presenza testimonia il fervore culturale di una comunità che a pieno titolo primeggiava tra quelle limitrofe, non ultima con quella di Messina, dove vivaci intelletti avevano contribuito nei secoli passati all’affermarsi dell’astronomia.
Una storia inconsueta, una testimonianza alquanto preziosa, in quanto non è una semplice cronaca ma evidenzia le caratteristiche culturali di un piccolo centro della Sicilia, ne fa riemergere particolari e ripresenta personaggi quasi dimenticati: una fonte inesauribile d’informazioni.

Annamaria Brancato, pittrice e ricercatrice, da bambina perde l’udito. Grazie all’amore dei genitori, riesce a rompere il suo silenzio attraverso la scrittura e l’arte, dando un esempio anche per coloro che vivono nel suo stesso “mondo del silenzio”. Si laurea in Belle Arti a pieni voti e si impegna in numerose attività ottenendo risultati positivi. L’aver svolto, per tanti anni, l’attività di accompagnatrice di gruppi e di custode delle chiese di Savoca le ha permesso di approfondire il suo bagaglio culturale e storico, suscitando in lei un sempre maggiore interesse della materia e ad amare tanto il paese quanto le sue vicende millenarie.