Saverio Castanotto è docente di cultura classica al Liceo. La sua opera spazia dal teatro alla narrativa, con impronta personalissima di ideazione e stile. I suoi libri prendono distanza dalle banalizzazioni o dal greve sperimen­talismo con cui spesso si tende ad affermarsi sul mercato editoriale: non ha senso mercificare la fantasia e il pensiero.
Il valore di questa scrittura è soprattutto nell’esigenza dell’Autore di interrogare se stesso e le cose, se stesso sulle cose.
È nella fede in quei codici comunicativi, per cui gli uomini si riconoscono e si parlano oltre la breve misura del tempo individuale.
In questo romanzo, freschezza d’invenzione, lucidità d’introspezione, meditazione storica s’innestano su una trama misteriosa e avvincente. Un assassinio rimasto insoluto, un personaggio straordinario ed ambiguo, che esercita una strana malìa …
E nella suspense scorre altra sostanza segreta: l’animo sfuggente d’una Sicilia conflittuale, terra di fuoco e gelo, di passioni primitive e di silenzio affilato come lama, carico di indistinte minacce.
Un “giallo” entusiasmante, che afferra fino all’ultimo, per scoprirsi poi improntato di una valenza storicamente concreta e, al tempo stesso, metafisica.

In copertina:
Creazione di Salvatore Raimondo, 2008.