Le figure emerse dalla raccolta dei proverbi mazzarinesi, sono varie e tante. Esse rappresentano la società siciliana, fatta di contraddizioni e regole che han­no limiti geografici e culturali e, nello stesso tempo, rappresentano identità di ampio respiro, ma analizzabili solo a livello regionale. I detti in uso a Mazzarino sono per la maggior parte comuni a tutta l’isola, alcuni sono propri della zona in­terna ennese e/o nissena e/o agrigentina, altri esclusivamente mazzarinesi. Essi sono lo specchio della cultura dell’entroterra siciliano di stampo, impostazione e creazione contadineschi e pastorali; e così le figure che ne nascono.
Il siciliano è una lingua costituita da dialetti corrispondenti alle varie parlate locali. Un paese possiede termini propri, personali e diversi significanti per il me­desimo significato. Ne sono testimo­nianza gli innumerevoli modi linguistici per designare il coniglio e il geco, che girano per l’isola. Questo plurilinguismo siciliano è nato dalle diverse genti che hanno popolato, colonizzato e abitato la nostra isola con durate e moduli diversi. Un termine non rimane per una visita o breve villeggiatura, ma perché amalgamato, capito, concepito e usato dal popolo. Ci sono le importazioni linguistiche, ma esiste anche la selezione popolare, una censura volgare e sociale, più o meno inconscia, che decide ciò che è opportuno e ciò che non lo è, ciò che deve essere tramandato e ciò che deve essere dimenticato.

Pier Luigi José Mannella nasce nel 1974 a Mazzarino e cresce in una famiglia impegnata culturalmente (entrambi i genitori hanno curato la pubblicazione di vari testi); nel 1999 si laurea con lode in Lettere Moderne, presso l’Università de­gli studi di Palermo, con una tesi di Storia Moderna su La signoria di Giuseppe Branciforti a Mazzarino. Insegna da subito a Roma presso gli istituti statali, e poi a Milano dove si trattiene ancora oggi. Nel 2005, completa un Master di scrittura creativa: Creative Content Writing (IED Communication, Milano); nel 2013 ot­tiene l’IB Certificate all’insegnamento dell’Italiano (Language and Literature A) per l’International Baccalaureate (IBO, Den Haag, Netherlands); nel 2014 acqui­sisce l’abilitazione all’insegnamento di Lettere negli istituti statali di istruzione secondaria di primo e secondo grado (Università Statale di Milano).
Pubblicazioni: nel 2004 esce il racconto “Afrodite”, all’interno dell’antologia Corsivo (Tempolibro, Milano); nel 2005 vede la luce la I edizione del saggio etno-antropologico Le figure popolari siciliane nei proverbi di Mazzarino (Asla, Palermo); nel 2011 è la volta di Anima Letti, una raccolta di apologhi (Uroboros, Milano). Oggi attende alla pubblicazione di un saggio etno-antropologico sugli scongiuri terapeutici siciliani.