La Fenomenologia dello Spirito di Hegel è il “romanzo” della co­scienza occidentale, il suo “calvario”. Nei tre saggi che qui vengono proposti, Girolamo Cotroneo prende in esame alcuni snodi essenziali di questo cammino: dal venir meno della sicurezza della certezza sensibile ai momenti dell’individualità della coscienza, fino al passaggio tragicamente dilemmatico dell’azione etica, che vede il contrapporsi dell’uomo e della donna.
Scritti in decenni diversi, i tre capitoli mantengono un unico filo di indagine teorica, che ne fa un’organica analisi del capolavoro di Hegel attraverso alcuni dei suoi passaggi fondamentali.

Girolamo Cotroneo (Campo Calabro 1934 – Messina 2018) è stato uno storico della filosofia particolarmente attento al pensiero italiano e alla filosofia contemporanea europea. Ha svolto tutta la sua carriera accademica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Messina, dove, per oltre quarant’anni ha tenuto la cattedra di Storia della filosofia. A testimonianza dei suoi interessi di ricerca si possono ricordare le monografie Jean Bodin teorico della storia (1966), Croce e l’Illuminismo (1970), I Trattatisti dell’ars historica (1974), Sartre, rareté e storia (1976), Popper e la società aperta (1981, 20052), Trittico siciliano (1985), La religione della libertà. Antologia del pensiero politico di Benedetto Croce (1986, 20022), Le idee del tempo: l’etica, la bioetica, i diritti, la pace (2003), Etica ed economia. Tre conversazioni (2006), Le virtù minori (2014), Croce filosofo italiano (2015).

In copertina:
Umberto Boccioni, Elasticità, 1912, olio su tela, 100×100