Porre l’attenzione sulla famiglia, sulla sua evoluzione nel corso del tempo, descriverne i cambiamenti, risulta attuale in un contesto sociale in cui le interazioni reali positive diventano sempre più scarse e lasciano spazio a una quotidianità virtuale, influenzabile e dominata da aspetti che incitano al crimine, all’autolesionismo, ai nuovi fenomeni di istigazione al crimine e al suicidio che si diffondono tramite new media (Blue Whale), alla violenza e alla delittuosità.
Il crimine, che si palesa in forme diverse, passa da eventi reiterati di violenza non solo di genere ma indirizzata ad ampio spettro che coinvolge bambini, adolescenti, giovani e adulti sia di sesso femminile che maschile.
I delitti familiari non sono fenomeni nuovi, sono sempre esistiti, sin dall’inizio della storia conosciuta. Dal primo fratricidio, agli infanticidi e agli uxoricidi che, nel corso dei secoli, si sono perpetrati ai danni dei familiari, i crimini e i parenticidi si ripetono in una escalation fatta di dinamiche similari, ma inserite in contesti socio-culturali differenti e in periodi diversi.

Selene Grimaudo, laureata in Peda­go­gia, esperta in Tecniche di Comunica­zione. È Counselor familiare e della disa­bilità, insegnante specializzata. Dirige uno studio di Consulenza familiare e psicopedagogica. Giornalista-pubblicista, ha collaborato con emittenti televisive e testate giornalistiche locali e provinciali; è stata direttore responsabile di Riviste e giornali online e ha organizzato e condotto eventi televisivi, sociali e giornalistici. Attenta alle tematiche riferite alle donne e ai bambini, presiede un’associazione pedagogica ed ha creato gruppi in web che si occupano di problematiche femminili, di informazione contro la violenza e di supporto pedagogico per genitori e bambini. Criminologo con Master di secondo livello in Scienze criminologiche.

In copertina:
Ausilia Miceli, Silenzio, 2014, olio su tela, 60×80, coll. privata.