Prezioso strumento la scrittura, che mi consente di scendere in campo. Di giocare lealmente alla presenza di una platea sempre più generosa e attenta. Di onorare la maglia, di avviare a centrocampo un’azione da gol, per trasmettere la giusta passione ai giovani, spronandoli a fare squadra, avendo come obiettivo quello di superare nella graduatoria finale la compagine avversaria, tosta e dura da morire, sponsorizzata dalla politica politicante, arrivista e clientelare.

Visti i risultati della scellerata politica dell’accoglienza tout-court, operata negli anni 2013-2017 dai governi Letta, Renzi, Gentiloni, che ha messo a durissima prova la tenuta sociale del Paese, solo persone in malafede che hanno infami finalità altre possono immaginare che la soluzione dell’immane problema migratorio debba essere esclusivamente quella di aprire porti, porte, villaggi, città e quartieri a migliaia e migliaia di uomini, donne e bambini da ospitare in una condizione di perenne emergenza, al di fuori di una efficace rete europea e mondiale di accoglienza e integrazione. Che oggi non esiste.

Michele Giardina è giornalista e scrittore. Ha già pubblicato: Cronache e Ri­flessioni di un giornalista di pro­vin­cia (Itinerarium 2003); con la casa edi­trice Prova d’Autore: La risacca (2009), Mare Forza 7 (2010), Un uomo di borgata (2011), Vuoti d’Aria (2014); con Armando Siciliano Editore: Pietro Floridia (2015), Mare Rotto (2016), Mal di Mare (2017), Ponte di Genova (2019).
Vincitore del concorso giornalistico nazionale per La Sicurezza stradale, categoria quotidiani, Ministero dei Lavori pubblici, 1985; premio nazionale per l’Ambiente “Gianfranco Merli” – categoria scrittori – con Mare Forza 7; premio “Più a Sud di Tunisi” di giornalismo, saggistica e letteratura, se­zione Frammenti Letterari, con Un uomo di borgata; premio per la narrativa “Sicilia 2012” con La Risacca; premio internazionale “Rosario Liva­tino” con Mare Rotto; premio “Sicilia”, sezione Federico II, con Mal di Mare.

Foto di copertina e foto dell’autore: courtesy of Massimo Assenza.