Undici racconti variegati sulla diversità, non fisica ma psichica, quella per cui il nostro spesso utopico ottimismo spera sempre in un pieno recupero del soggetto affetto.
Dalla nuova generazione di clochard, gli invisibili, alla rabbia repressa del volontario insoddisfatto, dall’incapacità di liberarsi di un marito inutile alle scenate di gelosia e agli amori sognanti e ripetitivi, dall’incapacità di dire la verità ri­mandandola fino a un tragico finale ai condizionamenti mai sopiti creati dall’essere figlio di N.N.
E se andiamo a scavare nel nostro io, nessuno di noi è immune da scelte di vita e atteggiamenti che vengono da radici antiche, da problemi mai risolti, da amori mai ben vissuti …

Fina Bellomo è nata a Favara dove vive con il marito. Laureata in lingue e letterature straniere, si è de­dicata all’insegnamento del francese fino al 2011. Ora coltiva le sue passioni: viaggia, legge, scrive e fa vo­lon­tariato. A fronte di una esperienza personale, ha scritto il suo primo libro, Roxana, l’altalena del viaggio della vita (Medinova, Favara 2015), il cui ricavato è devoluto all’Airc.

In copertina:
Ausilia Miceli, L’amante, 2013, olio su tela, 80×60, collezione privata.