«“Seduta in quel caffè / io non pensavo a te …”: “ma signora, questi versi mi ricordano qualcosa … ha mai sentito parlare di Lucio Battisti?”. Capita che a noi editori arrivino poesie di questo genere, scritte da poeti in erba veramente ispirati. E capita anche che nella partecipazione ai milioni di premi di poesia, in buona parte più o meno fasulli, che si agitano in Italia, giungano poesie che qualche disastrato poeta più o meno coscientemente si attribuisce come sue. Mi è capitato 25 anni fa, con un premio di poesia religiosa, e la poesia “rubata” apparteneva a Nino Ferraù, storico poeta messinese del Novecento: ma come, nessuno dei facenti parte della giuria se n’è accorto? Ed hanno assegnato pure un premio all’imbroglione? Di questo e di tant’altro si potrebbe discutere, una sola certezza: Nino Ferraù, il protagonista di questo libro, è uno dei grandi poeti siciliani del Novecento, è patrimonio della nostra millenaria cultura».

Francesca Spadaro è nata a Messina nel 1971. Laureata in Lettere Classiche, docente di Italiano e Latino presso il locale Liceo Scienti­fico “Archimede”; rappresentante sindacale, è impegnata in attività di volontariato. Ha già pubblicato, sempre con Armando Siciliano Editore: due raccolte di poesie, Nel giardino del sé (Messina 2015) e Tavole frante (Messina 2019); una raccolta di miti siciliani, Canti dell’aria dell’acqua della terra del fuoco (Messina 2018), composti con la collaborazione del M° Gemino Calà, autore delle musiche; e un saggio su un femminicidio, Alessandra … no end (Messina 2019). Ha dato un contributo al libro curato da Cettina Machì – Gemino Calà – Giacomo Fabio, Omaggio a Nino Ferraù (Armando Siciliano, Messina 2018).

In copertina:
Lidia Muscolino, Il Poeta e la bambina, 2021, olio e materico su tela, 50×50 cm, coll. privata.
retro copertina: foto di Alessandro Grussu.