«Tra le tante definizioni della poesia ce n’è una che da sempre mi ha affascinato. Quella degli antichi greci. Per loro la poesia è l’Arte di rappresentare per mezzo delle parole cose e fatti con verità, armonia e bellezza. Per secoli essa è stata proposta dentro rigidi canoni e schemi metrici che spesso hanno condizio­nato i grandi poeti del passato e limitato tutti coloro che volevano esprimere i propri sentimenti o, come afferma Angelo Vecchio Ruggeri, I pensieri del cuore.
Anche tutte le altre Arti fino all’inizio del secolo scorso sono state condizionate da rigidi canoni. La libertà di espressione, nel senso pieno della parola, è avvenuta a seguito di una serie di rivoluzioni culturali degli artisti in tutte le parti del mondo. Da qui il fiorire della spontaneità creativa che ha consentito un’ampia comunicazione di sentimenti espressi con parole, note musicali e immagini supportate dalle teorie più disparate» (dalla Postfazione di Senzio Mazza).

Angelo Vecchio Ruggeri, nato a Linguaglossa (Ct) nel 1949, vive ed opera a Fiumefreddo di Sicilia, dove svolge l’attività di giornalista pubblicista per La Sicilia e la Gazzetta del Sud. Impegnato per oltre trent’anni in cariche sindacali di categoria, per 15 anni è stato consigliere e assessore della cittadina jonica. Ha scritto l’autobiografia Sui banchi di scuola a 50 anni (Fiume­freddo 2004) e il saggio sui comuni dell’Alcantara, Un angolo di Paradiso (Zona, Arezzo 2009).

In copertina: Michele Patanè, Sognando la Sicilia, 2014, olio su tela, 57×70, collezione personale.