«Durante la Prima Guerra Mondiale fu sterminata un’intera generazione, ma fu anche la prima grande esperienza collettiva degli italiani. Accadeva per la prima volta, giovani provenienti da diverse regioni che parlavano dialetti diversi si trovarono fianco a fianco a combattere e a interpretare comandi spesso dettati in un italiano sconosciuto ai molti. Immaginate i nostri “ragazzi” strappati dalla loro terra, la maggioranza di loro erano contadini, si sono ritrovati catapultati nel nordest d’Italia spesso a operare con temperature di quaranta gradi sotto lo zero. Con gli uomini al fronte spesso le donne dovettero assumersi la responsabilità delle famiglie, svolsero lavori tradizionalmente maschili ed ebbero un’inedita presenza pubblica» (dalla Presentazione di Francesco Tricomi).

Saggi di Adriana Antoci, Cristina Biondi, Giuseppe Pandolfo
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