In questa miscellanea di poesie l’Autrice ha voluto esprimere sentimenti di profondo amore verso tutto ciò che la circonda: i propri cari ed i fondamentali elementi naturali. Il mare, l’inverno, l’estate, l’acqua, il fuoco, le stelle s’intrecciano ad aspetti di vita vissuta tra gioie e insofferenze verso l’altrui indifferenza. Si stagliano tra tutte due figure forti, la donna e il soldato. Ma una forte vena di mestizia più volte si traduce in un disperato dolore: la solitudine sembra farla da padrona. Alto si leva l’anelito verso Dio in un’accorata preghiera di speranza per la salvezza di chi soffre.

Giuseppina Paratore è nata a Messina dove insegna Lettere nella scuola media dell’I.C. “Cannizzaro- Galatti”. Vincitrice di diversi concorsi a cattedra nella secondaria di primo e secondo grado, ha scritto e attuato vari progetti appro­vati dal Miur, al fine di contrastare il fenomeno del disagio e della dispersione scolastica, e favorire l’integrazione di alunni disabili ed extracomunitari. Ha già pubblicato un romanzo storico: Marmellata di cotogne (Armando Siciliano, Messina 2003) e un saggio: L’educazione mediata (Armando Siciliano, Messina 2010).

In copertina:
Gaspar Van Wittel, Veduta di Messina dal borgo San Leo, 1720, Praga, collezione privata.