Rosalba Gurrera è una giovane donna che si destreggia fra successi e difficoltà della carriera universitaria agli esordi e le incomprensioni nella sua storia d’amore con Ruggero San­tangelo. Quali bagliori dell’immaginativa della protagonista, serpeggiano riferimenti e citazioni dall’Ussaro di Jean Giono e da Stendhal. L’irruzione sistematica – e calcolata – di una Rosalba Due, detta anche la Due, sorta di alter ego, sfrontato e garibaldino, vivacizza la trama con battute sarcastiche sull’ipocrisia e la vanità circostanti. Dopo alterne vicende, Rosalba decide di scrivere una lettera a Ruggero in cui ripercorrere le ragioni che a lui la riportano. Forse quella lettera non giungerà mai a destinazione, in ogni caso la protagonista la sentirà come una propria presa di coscienza della grandezza del loro rapporto, seppure inevitabilmente segnato da limiti che non ne sminuiscono grandiosità e bellezza al di là dei confini dello spazio e del tempo.

Paola Liotta è nata a Noto, vive e lavora ad Avola. Conseguita con lode la laurea in Lettere, insegna dal 1993. È docente di ruolo di ma­terie letterarie e latino nel triennio del Liceo Classico e Scientifico “Ettore Majorana”.
Tra il 2002 e il 2007 ha curato diverse attività progettuali di giornalismo scolastico conseguendo, nel 2005, il Premio nazionale speciale “Docente dell’anno” per Alboscuole (associazione nazionale di giornalismo scolastico).
Nel 2009 ha pubblicato il suo primo volume di poesie, Del vento, e di dolci parole leggere, e nel 2011 Di Aretusa e altri versi, entrambi con Libreria Editrice Urso di Avola.

… ed era colma di felicità è il suo primo romanzo.

In copertina:
Henry Martin, In the garden, 1904, olio su tela, Musée des Beaux-Arts, Lille, France.