Un libro di un erotismo estremo, pagine di letteratura erotica autenticamente femminile. L’autrice
crea situazioni conturbanti e parla di ciò che la protagonista, più che vedere (tipico dell’erotismo
maschile), sente: con le mani, con il naso, con le orecchie, con la bocca, con tutti e cinque i sensi. La protagonista
ama i giochi proibiti ed è brava a giocare, specialmente quando è lei a dettare le regole. Le piace il sesso. Le piace toccare e farsi toccare, dagli uomini e dalle donne. Le piace fare l’amore di gruppo. Le piace farlo con gli sconosciuti. Incontri che si trasformano in orge, rapporti omosessuali e fetish. Desiderosa di piacere, sempre in atteggiamento di profferta amorosa, generosa e senza doppi fini, il senso di vuoto la invade davanti al gretto egoismo del maschio – la sua vera impotenza. Una scrittura personalissima, una pagina sinuosa dove gli spazi bianchi aprono silenzi allusivi, mai volgare nonostante una scrittura molto esplicita.

Maria Geraci, originaria di Caltavuturo (PA), ha frequentato la scuola media a Gangi dove il padre, insegnante e avvocato, si è trasferito per motivi di lavoro. A causa dei rigidi principi educativi familiari, ha poi frequentato da interna il liceo classico in un collegio di suore. Per frequentare l’Università, in seguito alla morte del padre, si è trasferita a Catania insieme alla madre, iscrivendosi alla Facoltà di Medicina e Chirurgia e specializzandosi in Ostetricia e Ginecologia. Esercita la professione di ginecologa. La sua personalità eccentrica, esuberante, sensuale, poliedrica, amante dell’arte in tutte le sue espressioni – la musica (suona il pianoforte), la poesia, il cinema, il teatro, la pittura – la porta sempre alla ricerca di nuove emozioni. Ama molto gli animali, specialmente i cavalli (pratica l’equitazione) e i gatti e si occupa dei piccoli animali abbandonati. Ha pubblicato nel 2003 un libro di poesie. È al suo esordio narrativo.