Nino Atria nacque a Castelvetrano il 27 agosto del 1865. I genitori vo­levano che diventasse medico, ma i suoi interessi andavano verso gli studi letterari. Conseguita la licenza ginnasiale, si dedicò agli studi classici. Cominciò a scrivere poesie e, nel 1909, vide la luce la sua prima raccolta, dal titolo Cialoma. Seguì una serie di composizioni in lingua italiana, tra cui Su l’urna di Giosué Carducci e Fremiti. Nel 1929, pubblicò Canti eroici, Gesù, Canti politici e Stili di Sicilia. Nel 1932, il Comitato Nazionale Balilla gli conferì una medaglia d’argento per “meriti intellettuali” e, nell’ottobre dello stesso anno, fu nominato Cavaliere Ufficiale della Corona d’Italia. Morì a Castelvetrano il 29 gennaio 1942.

Caterina Mangiaracina vive nel Trapanese. Laureata prima in Filo­sofia e, successivamente, anche in Giornalismo, insegna Lettere nelle scuole Superiori dal 1991. È iscritta all’Albo dei giornalisti e, da oltre dieci anni, svolge la professione free lance, collaborando con il quotidiano La Sicilia di Catania, ma anche con agenzie di stampa, televisioni, giornali on line. Nel 1998, ha vinto il I Premio al Concorso letterario di Narrativa “Endas”; ha an­che ricevuto il premio alla Cultura Aics “Sicilia 2000” e il premio “Trinacria 1998”. Ha già pubblicato la raccolta di cunti L’acqua e lu focu. Cunti siciliani (Armando Siciliano, Messina 2011) e la raccolta di poesie Nel bocciolo dei pensieri (Armando Siciliano, Messina 2013).

In copertina:
Ettore De Maria Bergler, Lavandaie, 1881, olio su tela, 51×100