I vecchi e i padri
€15.00
Autore: Salvatore Luigi Distefano
ISBN: 9788874426485
Anno: 2012
Pagine: 149
Formato: 14,8×21
Foto / Illustrazioni: no
«Nella poesia mediterranea c’è sempre un nomadismo che la rende universale nella misura in cui vengono ridotte al limite le elucubrazioni verbali e gli inutili tentativi di riscatti semantici. Il poeta mediterraneo opterà semmai per il recupero etimologico, vale a dire per la restaurazione di quei segmenti di verginità che ancora si possono cogliere negli interstizi della cronaca e nei tumulti degli accentramenti urbanistici … Già Quasimodo, la cui poesia domina fra queste immense aperture e impone il suo segno inconfondibile, il suo tono senz’altro omerico, mise criticamente, e non solo polemicamente, a fuoco la questione riguardante i rapporti tra la poesia e le avanguardie …
Lo sperimentalismo, quello che si è venuto enucleando fin dall’età del futurismo e che accusa oggi una vistosa e anacronistica recrudescenza, si è sforzato di lottare, ripetendo certi gesti arcadici, contro il mal gusto del chiaro di luna e di altre simili smancerie davvero innegabili … mentre lo sperimentalismo futuristico, inteso come fenomeno storico ascrivibile a precisi confini cronologici, ha espletato una sua reale funzione costruttiva, non foss’altro, ad esempio, che per la scoperta dell’analogia, lo sperimentalismo ai nostri giorni ritornante si presenta come un epigonismo di maniera e un allontanamento della poesia che si pone in misura direttamente proporzionale all’accrescimento di velleità e di vane speranze. Il poeta mediterraneo, per fortuna, ha la pazienza di tornare sempre indietro. Ed ecco che la voce di Salvatore Distefano è una fra le tante (il numero dipende ovviamente dalla qualità, perché anche fra i mediterranei esistono i rètori) che ci consigliano questo ritorno o comunque una fermata» (dalla Prefazione di Tito Furnari).
Salvatore Distefano, nato a Santa Maria di Licodia nel 1944, oltre ad essere un apprezzato studioso di storia licodiese, è anche poeta. Giornalista pubblicista dal 1990, ha collaborato con i quotidiani Giornale di Sicilia e La Sicilia, di cui è stato corrispondente dal 1981, e con il periodico La Provincia di Catania; adesso scrive per il mensile la Gazzetta dell’Etna.
In copertina:
Aldo Riso, Murazzo Rotto (Randazzo), acquerello, 1992, coll. privata, dal Calendario Artistico 1993 de la Gazzetta dell’Etna.
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