Una dolorosa fuga e un misterico richiamo, dalla lontana New York, conducono Melissa a Belvedere, sulle pendici orientali dell’Etna. L’antica casa dei suoi avi veglia benevole radici, e nell’aura protettiva di esse i giorni scorrono sereni … finché vento caldo e irrequieto soffiò dal mare, e tutto cambiò sulle balze del vulcano!
Melissa viene allora coinvolta da un delirio onirico che salda a un presente sempre più sfuggente influssi subliminali, rinvii a un ordito di eventi inesplicabili che cadenza gli ossessivi riverberi di un’antica tragedia familiare e di una odiosa maledizione che ancora rivendica un esito e un riscatto.
Soltanto un’ascesa angosciosa verso la consapevolezza, attraverso il mistero delle tre notti antiche, potrà donare malinconica pace a Melissa e definitivo riposo ai fremiti della grande casa.

Placido Petino è nato e vive a Catania. Ha esordito nella narrativa con Cerze di Sicilia ed altri … racconti (Milano 1992); ha continuato con romanzi che privilegiano momenti epocali della Sicilia, riscuotendo apprezzamenti e segnalazioni da parte della critica. Tra le opere pubblicate ricordiamo: Nelle notti del San Giovanni (Milano 1997); La terra della malerba (Catania 1998), romanzo cui è stato conferito nel 1999 il Premio Letterario “Sicilia-Sortino”; L’anno del diavolo (Catania 1999); Alla corte dell’imperatore (Catania 1999); Kalsa, Al Halisà, L’Eletta (Catania 2000); Koma (Catania 2002); Il giardino delle voci (Catania 2003), opera scelta dalla Giuria del Premio Letterario Nazionale “Città di Tremestieri Etneo” per la narrativa inedita.

In copertina:
Anonimo, coll. privata, XIX secolo, olio su tela, 60×80