Storie di malandrini e scassapagghiari
€18.00
Autore: Lina Infuso
ISBN: 9788874425761
Anno: 2009
Pagine: 186
Formato: 17×24
Foto / Illustrazioni: sì, in b/n
«Erano tempi scuri, dicevano gli anziani, dove mancava tutto, il pane, il companatico, la cultura. Pochissimi andavano a scuola e portavano a termine gli studi, mancava il dialogo nelle famiglie, quando ci si riuniva per il pranzo parlava solo il padre e dava una serie di disposizioni alla moglie ed ai figli che non potevano essere minimamente contestate, si ubbidiva e si lavorava, non c’era scelta e mancava soprattutto la speranza nel domani, si viveva alla giornata, tutto cominciava e finiva nell’arco di un giorno, la notte spegneva tutto, la mattina seguente si ricominciava daccapo e non c’era altro pensiero se non nell’immediato presente» (da “Notti di coprifuoco”).
Ed oggi, la parola “futuro” ha più senso di allora?
Lina Infuso, nata a Caltanissetta nel 1960, vive e lavora a Campobello di Licata. Da sempre scrive poesie ed ha partecipato a diversi concorsi e premi con lodevoli risultati.
Negli anni recenti si è dedicata al recupero della memoria orale della propria cittadina, approfondendo in maniera particolare i vecchi cunti che gli anziani ancora ricordano. Storie di malandrini e scassapagliara (cunti di malavita) è il primo volume di una raccolta che proseguirà con Lu mali di la luna (che contiene altri cunti della vita di tutti i giorni), Lu carusu di la miniera (con ancora cunti, preghiere, proverbi, modi di dire, detti e sentenze della sua gente) e Sapori antichi (ricette delle nonne campobellesi).
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