«… I “Bambini di Dio” in quel periodo imperversavano in tutta la penisola, sbarcando finalmente in Sicilia per portare il loro contributo per la nostra salvezza eterna.
Non si è mai saputo chi fosse il loro mandante e quante vittime abbiano mietuto. Erano però certamente pilotati da chi voleva continuare a manomettere il cervello dei giovani come alternativa alle massicce introduzioni di droga che da metà degli anni Ses­santa in poi avevano visto colpire il mondo della protesta negli Stati Uniti dapprima, nel resto del mondo “civile” poi.
Il “giovane” texano Lyndon B. Johnson era succeduto nella carica di presidente degli Stati Uniti a John Fitzgerald Kennedy, ucciso il 22 novembre 1963 proprio in Texas, a Dallas, reo di … non lo si seppe mai.
Periodo nero quello per gli Stati Uniti. Durante la presidenza Johnson si ebbero:
1. importazione così massiccia di droga da non poter non esser vista e controllata da chi al potere;
2. uccisione di Martin Luther King, 4 aprile 1968, a Memphis;
3. uccisione di Robert Kennedy, 6 giugno 1968, a Los Angeles;
4. escalation della Guerra nel Vietnam.
Una sorta di “macelleria sociale”, così alcuni la definiscono in Italia, pervade l’America di quegli anni, come contraltare all’esplosione della protesta giovanile […]
Una nazione che non riesce a star ferma, sia nel bene che nel male, una nazione in cui una fetta del comando è nelle mani dei fabbricanti di armi che spingono per nuove e remunerative guerre, alcune inventate, come ci racconta la esopiana favola del lupo e dell’agnello.

In copertina: la band degli Small Faces.