«Parole “ricche d’amore” sono quelle ricercate e predilette da Paolo Portogallo, un giovane che, al suo primo affacciarsi alla vita, si fa osservatore curioso del mondo a lui circostante, animato dal vivo desiderio di conoscerlo e capirlo.
E proprio l’amore costituisce lo strumento più adatto a una siffatta indagine, un amore sviscerato in tutte le sue possibili com­ponenti, cerebrali, emozionali e fenomenologiche … strumento dut­tile, pronto a trasformarsi in arma al fine di difendere se stesso dagli attacchi di un mondo non ancora pronto a riconoscerlo … strumento lirico, imperscrutabile generatore di poesia e musica … strumento educativo, promotore di pace … rivelerà l’essenza più autentica dell’essere uomini.
Ma l’osservazione e la comprensione del mondo esterno non possono prescindere dall’analisi della propria storia intima …» (dalla Prefazione di Marco Trani).

Paolo Portogallo, nato a Ragusa il 10 febbraio 1995, vive a Modica e studia presso il locale Liceo Artistico di Modica.
«Quando scrivo … non guardo alle rime o a tutte quelle re­gole che gli altri hanno posto al riguardo … per me la poesia è un momento, attraverso le parole riesco a immaginare le emozioni che mi hanno segnato. Per me la poesia è una scultura immensa … stupefacente … che va osservata nei minimi dettagli per ca­pirne il senso, il significato che racchiude in sé e nell’insieme».

In copertina:
Paolo Portogallo, Ad occhi chiusi ti trovo.