«L’autore, incitato da parenti e amici, vuole sottolineare l’importanza e il piacere d’ “u manciari”, che diviene quindi argomento principe del testo e strumento attraverso il quale capire lo status sociale della popolazione. Il ricordo dei vari prodotti utilizzati a km 0 (di­remmo oggi), ovvero, quelle materie prime che venivano coltivate e pe­scate dietro l’angolo e cucinate dalle mamme sui fornelli a legna, lascia spazio a una lieve nostalgia nonché a un velo di malinconia per questi piatti, antesignani della cono­sciutissima cucina mediterranea, poiché molte di queste ricette sono state modificate nel tempo, perdendo così la loro originalità […] questa trattazione breve ma in­tensa fornisce soprattutto a noi giovani una descrizione dettagliata delle prelibate pietanze povere e consumate seguendo la loro stagionalità» (dalla Prefazione di Danilo Lo Giudice).

Dopo «tredici anni di parmigiane di mio suocero Carmelo» penso al «sudore che scendeva dalla fronte di nonna Giovannina quando nei mesi più torridi dell’estate siciliana si accingeva a cucinare uno dei suoi piatti migliori e ai pensieri che attraversavano la sua mente quando accendeva i fornelli: sarà stata accarezzata da un vento di grecale o di maestrale mentre si apprestava ad affettare le melanzane?» (dalla Post­fazione di Silvia Rapisarda).

Carmelo Rigano è nato nel 1934 a Santa Teresa di Riva al civico 492 della piazzetta del Carmine. Ha conseguito la laurea in Scienze Politiche presso l’Università di Messina. Quindi è vissuto per lunghissimi anni a Vicenza svolgendo l’attività di libero professionista. È coniugato, con due figli e da qualche tempo è tornato a vivere nel suo paese natale che, di fatto, non aveva mai lasciato. Questa è la nuova edizione del suo primo libro, uscito nel 1998. Ha poi pubblicato C’erano anche gli altri. Il 13 maggio 1943 (Armando Siciliano, Messina 2005).

In copertina:
Salvo Caramagno, Portando polli al mercato, olio su tela, 70×70, coll. privata.