Questo lavoro rappresenta l’atto costitutivo della “dimensione frattale”, con la quale Benoît Mandelbrot ha impresso una svolta rivoluzionaria alla geometria ponendosi la domanda a titolo del saggio. La relativa ri­sposta segna il passaggio dalla misurazione esteriore del­la Natura alla individuazione della sua intrinseca struttura formale.

Benoît Mandelbrot (Varsavia 1924) è il fondatore della geometria frattale, presentata in una serie di fondamentali volumi, tradotti anche nella nostra lingua: Gli oggetti frattali (Einaudi, Torino 1987); La geometria della natura (Theoria, Roma-Napoli 1989); Nel mondo dei frattali (Di Renzo, Roma 2001). Con le sue teorie, egli ci ha condotto in una nuova dimensione, insegnandoci che la Natura si indaga e si comprende non solo con l’intelletto ma anche con l’occhio e con la mano.

In copertina:
Umberto Boccioni, Elasticità, 1912, olio su tela, 100×100