«Seduto ormai da più di due ore su una piccola panca di legno, nella sala d’attesa della Stanza del Giudizio Definitivo, Don Ab­bondio era ridotto ad un grumo di nervi scoperti, incazzatissimo oltre che, come al solito, terrorizzato. La sensazione che le cose si stessero mettendo male aumentava ad ogni minuto passato lì senza far niente, e quell’attesa snervante, dopo che gli era preso un infarto nella canonica della sua chiesetta di Lecco e, senza neanche avere il tempo di dire “Madonna mia aiutami!”, si era improvvisamente ritrovato in quell’inquietante anticamera, ne era per lui un segno evidente. Continuava a ripetersi infatti che “se uno è onnipotente, non dovrebbe avere problemi a sbrigare le pratiche con celerità, quindi se mi fa aspettare è segno che la situazione è delicata, e se ce l’ha con me allora stavolta sono guai seri! …”».

Angelo Salvatore (Turi) Spano, è nato a Napoli nel 1957. Lì è vissuto dalla nascita, e dal 2020 si è trasferito a Campodimele, un incantevole paesino di circa 500 abitanti in provincia di La­tina. Laureato in giurisprudenza, ha lavorato per circa dieci anni in diversi studi legali, per poi passare in una multinazionale farmaceutica, operando per circa 30 anni come informatore scientifico. I suoi interessi principali sono la musica, specialmente il blues-rock anni ‘70, il rock progressivo e il jazz, i libri di divulgazione scientifica e gli scacchi. Ha dedicato parte della sua vita al volontariato, operando in varie carcere con detenuti italiani e stranieri, in alcuni ospedali di Napoli, anche con malati terminali, e per un breve periodo a Calcutta, dove è vissuto per un mese con i Missio­nari di Madre Teresa.

In copertina:
Anonimo, Don Abbondio sul ponte, olio su tela, s.d., Museo Manzoniano, Milano.

L’Autore devolve tutti i diritti devivanti dalla vendita di questo libro alla ONG catalana “Open Arms”.